Il Teatro dell’Elfo comunica che per indisposizione di Ferdinando Bruni le repliche dello spettacolo Il fantasma di Canterville sono annullate

 

«Niente è più divertente di una bella storia di fantasmi. Sono poche le forme della narrazione che possono competere con la proverbiale ‘notte buia e tempestosa’, con i suoi alberi scheletrici, catene cigolanti, case cadenti, fantasmi svolazzanti e cripte ammuffite.
L’unica cosa che forse può superare una storia di fantasmi è la storia di un fantasma. Lasciamo allora che sia il genio stravagante di Oscar Wilde ad architettare una storia di orrori per nulla orrenda, anzi divertentissima e acuta, la storia di uno spirito tormentato dalla presenza più terrificante che possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia americana.
Il Fantasma di Canterville merita un posto d’onore nei sinistri archivi del genere gotico perché è un’irriverente antologia dei suoi cliché. E anche se tutti gli elementi di questo tipo di racconti sono presenti - la casa stregata, l’indelebile macchia di sangue, lo spettro ululante, il passaggio segreto, la prigione sotterranea, la vicenda tormentata – niente di tutto questo è preso sul serio. “La vita è troppo importante per essere presa sul serio” sostiene il nostro autore e, a giudicare da questo racconto, anche per quel che riguarda l’aldilà le cose non cambiano».
Ferdinando Bruni