Una famiglia tradizionale. Padre, madre e quattro figli maschi. È il 50° anniversario di matrimonio dei genitori e, per l’occasione, i figli Nico, Enri, Robi e Dani - insieme ad altri parenti e conoscenti - si ritrovano in un agriturismo per festeggiare. L’idea è quella che tutto sia perfetto, con tanto di torta nuziale, discorso dei figli e fotografie agli sposini nel parco, vicino al laghetto con le paperelle, o sotto a un paio di alberi secolari sopravvissuti al tempo, proprio come il loro rapporto. I festeggiamenti si svolgeranno in tutta sicurezza perché il parco è stato da poco recintato per evitare che la marmaglia di stranieri là fuori possa entrare a disturbare i clienti.

All’una in punto verranno serviti gli antipasti. È appena mezzogiorno e, a parte un eccesso di latticini nel menù, tutto sta andando come previsto. Ma l’arrivo di un ospite indesiderato rompe la quiete apparente: si tratta di Laura, una donna divorziata con due figli che non sta molto simpatica a mamma, lascia indifferente papà, ha fatto innamorare Enri ed è stata l’ultima amante di Nico. In poco tempo l’ora di attesa prima del buffet all’aperto si trasforma per i fratelli in un incubo di bruciori di stomaco, rabbia repressa, frustrazioni, paure, ansie e violenza che lascerà segni indelebili quanto invisibili in tutti quanti, ad esclusione degli ignari genitori, che intanto si godono le prime istantanee del coronamento di una vita insieme.

Nico è sposato con Rita, da poco rimasta incinta, ma vorrebbe stare proprio con Laura che invece sta ricucendo con Enri una delusione patita due anni prima. In apparenza gli altri due fratelli, Dani e Robi, si direbbero estranei a qualunque triangolazione amorosa, essendo Dani omosessuale e Robi interessato solo a completare il discorso da fare per papà e mamma. Ma le apparenze, in questa micro comunità fatta di egoismi e tanti silenzi, sono bombe inesplose pronte a detonare alla minima scintilla.

Nella pratica ognuno cerca di star meglio come può e per riuscirci chiede aiuto alla medicina, alla dieta o a una qualche forma di spiritualità che possa alleviare i sintomi di una solitudine inespressa, un isolamento pubblico incapace d’includere l’altro come sollievo emotivo. N.E.R.D.s racconta, attraverso la metafora di una famiglia tradizionale a dominante maschile, l’instabilità emotiva e culturale di una generazione che tiene a modello, suo malgrado, un passato ormai anacronistico ed è incapace di un presente autentico. Sul futuro invece nessuno riesce a sbilanciarsi, perché a guardare avanti, dicono, si vede solo sfuocato.

I quattro fratelli interpreteranno tutti i ruoli coinvolti nell’ora di delirio che li separa dall’inizio del pranzo, come se il vero nemico da sconfiggere fosse molto più vicino di quanto si possa immaginare. Lo spettacolo è una commedia dal cuore nero, provocatoria e irresponsabile, che parte dalla famiglia come rassicurante paradigma di una società sana per raccontarci il rovescio della medaglia: un quarto stato post moderno che cerca di liberarsi da paure e inquietudini tutte contemporanee, nell’ansia di rimandare il futuro e conquistarsi un presente a lunga scadenza.

 

Bruno Fornasari - autore e regista dello spettacolo Autore, attore e regista, co-direttore del Teatro Filodrammatici di Milano. Ha un’esperienza registica trasversale, che va dalla prosa alla lirica, al musical e al multimediale. Tra le collaborazioni internazionali, è Associate Director di Mamma Mia! per Stage Entertainment e membro dell’Advisory Board di Ecole des Ecoles, network europeo di formazione d’eccellenza nelle arti performative. Insegna recitazione all’Accademia dei Filodrammatici e cura progetti didattici per l’Accademia della Scala. Consulente artistico per grandi eventi, è formatore in vari ambiti professionali con riferimento alla metafora teatrale.