Due uomini sono rinchiusi in una cella di isolamento. Uno dei due, sonnambulo, lucido di giorno ma non di notte, ha ucciso la moglie nel sonno (motivo della sua detenzione nella cella), l’altro invece (il cui motivo della detenzione resta ignoto) soffre di allucinazioni psicotiche e cambia versione dei fatti ogni volta che parla della sua vita privata.

Un viaggio all’interno di una gabbia non solo fisica ma mentale, dalla quale sembra impossibile scappare. I due uomini sognano un futuro migliore, e noi con loro.

La cella d'isolamento, la "gabbia", è la metafora non solo di un disagio mentale, ma della condizione umana che spesso ci paralizza nei nostri difetti e nelle nostre paure.