Maksudov lavora come giornalista presso una rivista letteraria. Sogna di vivere scrivendo libri, ma la strada davanti a lui è colma di ostacoli e ancora più impervia diventa quando Maksudov si affaccia al teatro. Qui incontra una coltre di personaggi lunatici e folli, tra cui uno Stanislavskij dipinto con tinte stravaganti. Sarà proprio il teatro a disgregare le poche certezze che Maksudov reca in sé, immettendolo in un turbinio di angosce e di domande senza risposta.