«Ho 36 anni, sono single, maschio eterosessuale ma non per colpa mia. Ho ricevuto una educazione cattolica, e questo mi ha insegnato che i miei impulsi sessuali sono sbagliati e pericolosi. Ma sono anche figlio del patriarcato, e questo mi ha insegnato che se non metto il mio pene al primo posto, sono un fallito. In tutta questa confusione, un giorno ho incontrato il Femminismo che mi ha spiegato che sbagliano entrambi. Mi sembri interessante Femminismo, ti sto ascoltando. Ma ogni tanto, se ti piaccio, scopiamo?»

FAKEMINISMO,23:00
Una riflessione comica piena di buone intenzioni ma non sappiamo se perfettamente riuscita, perché un maschio che si mette in discussione si riempie di insicurezze, che lo portano a commettere ridicoli errori da maschio.

Negare che le donne siano discriminate nella società è da ipocriti, le ragioni del femminismo sono indiscutibili, ma cosa può fare attivamente un uomo che non ha effettive posizioni di potere, non è famoso, non è un politico o un influencer, per cambiare la società? Cosa devono fare i maschi comuni nella vita di tutti i giorni?

Daniele Fabbri si interroga sapendo di non avere le risposte, perché il femminismo non può certo spiegarvelo lui che è maschio.  Tutto ciò che può fare è dimostrare si può ridere degli argomenti più seri senza affatto sminuirli, ma al contrario è un buon modo per riconoscere la loro importanza e condividerla con gli altri.

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In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 3 del D.L. 105/2021 del 23 luglio 2021 l’accesso all'evento sarà consentito esclusivamente agli spettatori muniti di una delle seguenti certificazioni:

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